LA PARRUCCHIERA DI KABUL

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  1. maga2004
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    La parrucchiera di Kabul


    Saggistica
    Autore: Deborah Rodriguez
    Editore
    Casa editrice: Piemme



    La parrucchiera di Kabul, diario di Deborah Rodriguez edito da Piemme. Da lontano sembrano fiori nella polvere, sprazzi di azzurro e di giallo nel grigio delle strade di Kabul, affollate in prevalenza da uomini. Fiori calpestati, ma mai spezzatisi, che sotto il burqa celano storie di ordinaria sofferenza e quotidiano coraggio. Come quella di Baseera, promessa sposa a dodici anni a un uomo più vecchio e costretta a partorire sul pavimento di cemento di un ospedale privo di personale medico. O quella della quindicenne incarcerata perché fuggita dal marito che la picchiava e denunciata alla polizia dagli stessi genitori. O ancora, quella di Nahida, obbligata a sposare un talebano affinché suo padre non fosse ucciso, ma che riesce infine a divorziare ed essere autonoma grazie al proprio lavoro. A raccontarci queste storie è una testimone d'eccezione: Deborah Rodriguez, una parrucchiera americana che nel 2002 è partita per l'Afghanistan come volontaria per una piccola organizzazione non-profit. Là, è stata tra le fondatrici della prima scuola per estetiste della capitale afghana: un progetto nato per offrire a tante donne un lavoro, e quindi un mezzo di indipendenza economica, e per ridare una speranza a quelle che, durante il regime talebano, avevano dovuto chiudere i loro saloni di bellezza e sotterrare gli specchi, proibiti al pari degli aquiloni e della musica. Il racconto di questa impresa straordinaria è anche un inno all'amicizia, perché nell'oasi della Kabul Beauty School, libere dal burqa e dal controllo degli uomini, le donne hanno trovato uno spazio tutto per sé, dove, tra risate e confidenze, sono nate complicità inaspettate, capaci di superare le barriere tra Oriente e Occidente. Il messaggio di speranza lanciato da questa esperienza rischia purtroppo di essere offuscato dagli echi drammatici della realtà, come dimostrano le sorti alterne della scuola, legate a necessità pratiche, ma soprattutto a problemi di sicurezza. La recente popolarità è costata minacce di morte a Deborah e alle sue allieve da parte degli estremisti, per i quali l'arte della bellezza è qualcosa di pericoloso e immorale. Non bastano le guerre a cambiare radicalmente una società. A volte anche un rossetto e un paio di forbici possono essere armi di rivoluzione.




    praticamente una storia di una donna che si innamora di una cultura completamente diversa dalla nostra "occidentale"....ma che in realtà ha molto in comune con le donne Afghane.
    Insomma ancora una volta......tutto il mondo è paese!
    si legge in poco tempo....io l'ho trovato di facile lettura
     
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  2. hapepty
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    Anche io l'ho letto..molto bello!
     
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  3. habibalby
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    grazie maga mi ha incuriosito molto credo proprio che lo prendero
     
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  4. habibiforever
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    io ho letto questo libro ma non mi è piaciuto paticolarmente.
    Cioè alla base una bella storia, di una donna coraggiosa, questo si ma non mi piace come è scritto...a volte sembra si salti da un punto all'altro. Non mi piace proprio come è scritto!

    Poi per il finale....
    Noooooooooo non dico come finisce ma mi è rimasto un po li sulla gola...non posso scriverlo atrimenti per chi lo deve leggere non è cortese ma sembra..tagliato...

    Io ho letto la seconda edizione, ovvero dove c'è lei che racconta del successo che ha avuto il suo libro e il clamore che ha fatto...ma poi finisce cosi lasciandomi con una domanda li!!!!!

     
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  5. ely1981
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    anch'io l'ho letto..e mi è piaciuto molto
     
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4 replies since 26/8/2009, 17:59   81 views
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